Deepsea Challenger | |
---|---|
![]() | |
Descrizione generale | |
Tipo | batiscafo |
Ordine | 2011 |
Costruttori | Acheron Project Pty Ltd |
Varo | 2012 |
Destino finale | Donato al Woods Hole Oceanographic Institution |
Stato | Non operativo, preservato a scopi di studio e museali |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | 11,8 tsl |
Lunghezza | 7,3 m |
Profondità operativa | 11 000 m |
Propulsione | 12 eliche |
Velocità in immersione | 3 nodi |
Autonomia | 56 ore |
Note | |
Soprannome | DCV 1 |
voci di sommergibili presenti su Wikipedia |
Il Deepsea Challenger (anche noto con la sigla DCV 1) è un batiscafo costruito specificamente per raggiungere il fondo del Challenger Deep, il punto più profondo della Terra. Tale obiettivo fu conseguito il 26 marzo 2012 dal regista James Cameron, che lo pilotò in solitaria, raggiungendo il fondale in 2 ore e 37 minuti.[1][2][3][4][5]
Nel 2014 Cameron usò poi il girato della missione per produrre il documentario Deepsea Challenge 3D, per la regia di John Bruno, Ray Quint e Andrew Wight.